David Hamilton |
Era un inverno settentrionale
la
soffitta odorava di muffa
e la musica metteva allegria.
Pioveva
sull'abbaino una pioggia grigia,
la
guardavo picchiettare sul vetro
un
ritmo accusatorio.
Chiamava ansimo e tentazione
quella mano che tremava inesperta
sul seno adolescente.
La stanza si riempiva d'acerbo
ridevamo d'imbarazzo ed eccitazione,
occhi chiusi per nasconderci
dall'unico bacio sulle labbra rosse
dall'unico bacio sulle labbra rosse
del
rossetto rubato a mia madre,
e le scale scese due gradini alla volta
prima di fuggire e pedalare
prima di fuggire e pedalare
con
fiato bianco sulle guance tese.
Le
strade schizzavano fango
sulle
caviglie pallide di vergogna.
*Lucrezia
non è qui*
18 Ottobre 2010
Che tenerezza!
RispondiEliminaUn abbraccio, Micol
Ciao Marilicia
RispondiEliminadavvero: quanta tenerezza per quella ragazzina che s'affacciava all'amore.
Tornerei indietro e tanti errori li eviterei... o chissà, sono nata per sbagliare!
Un bacione carissima
buon sabato!
Cara Micol
RispondiEliminaio sono certa che se tornassi indietro rifarei tutti gli errori che ho fatto, perché è così il mio modo d'essere e non saprei agire diversamente.
Quindi, continuiamo a sbagliare, ma cerchiamo di essere sempre noi stesse, senza snaturarci.
E chissà che sbagliando sbagliando, alla fine non imbrocchiamo qualcosa di giusto?
Ti abbraccio
Dolce notte.
Marilicia
RispondiEliminaparli con una campionessa in fatto di errori.
Questo è il mio modo d'essere e spero veramente d'imbroccare qualcosa
che mi lasci almeno un pò serena.
Buona giornata
ti abbraccio!
belle
RispondiEliminaGrazie!
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