lunedì 16 luglio 2012

VERGOGNA



David Hamilton

Era un inverno settentrionale
la soffitta odorava di muffa

e la musica metteva allegria.

Pioveva sull'abbaino una pioggia grigia,
la guardavo picchiettare sul vetro
un ritmo accusatorio.
Chiamava ansimo e tentazione  

quella mano che tremava inesperta
sul seno adolescente.
La stanza si riempiva d'acerbo

ridevamo d'imbarazzo ed eccitazione,

occhi chiusi per nasconderci 
dall'unico bacio sulle labbra rosse
del rossetto rubato a mia madre,
e le scale scese due gradini alla volta
prima di fuggire e pedalare
con fiato bianco sulle guance tese.
Le strade schizzavano fango
sulle caviglie pallide di vergogna.

*Lucrezia non è qui*

18 Ottobre 2010





6 commenti:

  1. Ciao Marilicia
    davvero: quanta tenerezza per quella ragazzina che s'affacciava all'amore.

    Tornerei indietro e tanti errori li eviterei... o chissà, sono nata per sbagliare!
    Un bacione carissima
    buon sabato!

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  2. Cara Micol
    io sono certa che se tornassi indietro rifarei tutti gli errori che ho fatto, perché è così il mio modo d'essere e non saprei agire diversamente.
    Quindi, continuiamo a sbagliare, ma cerchiamo di essere sempre noi stesse, senza snaturarci.
    E chissà che sbagliando sbagliando, alla fine non imbrocchiamo qualcosa di giusto?
    Ti abbraccio
    Dolce notte.

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  3. Marilicia
    parli con una campionessa in fatto di errori.
    Questo è il mio modo d'essere e spero veramente d'imbroccare qualcosa
    che mi lasci almeno un pò serena.
    Buona giornata

    ti abbraccio!

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