lunedì 14 novembre 2011

EVANESCENTE-IO NON SONO COME VOI...-INDIFFERENTE-TI SENTO SAI?-IMPRESSIONANDO ISTANTI-IL TEMPO-MUTAMENTI-

Domenica, 21 Giugno 2009



Evanescente
Proiettata verso l'infinito

in velocità progressiva

verso un ostacolo imminente

prima dello schianto finale



…e poi le braccia del silenzio

ad accogliermi

in corpo disorganizzato

disarticolato

distorto

nel nulla evanescente


Micol

Domenica, 21 Giugno 2009

Io non sono come loro e nemmeno come voi!
(libero sfogo ai miei pensieri – non è una poesia-)

La mattina bevo il caffè
accendo la tv e ascolto il tg
m'infastidisce la pubblicità
la mediocrità e la stupidità

Le veline dentro un catino d'acqua
si sciolgono in particelle inutilizzabili
ma dietro lo schermo
il pubblico del loro culetto mostra gradimento
con le punte di share che vanno a salire
a favorire il vuoto a perdere
anziché la cul-tura

e le nuove madonne compagne di campioni
mettono in vetrina i loro corpi e sorrisi
da parcelle fiorite di zeri e asterischi
sono le vere protagoniste di favole moderne a lieto fine
non più cenciose fanciulle bisognose d'amore
ma reginette di bellezza in cerca di altri valori

non riesco ad aggirarmi su strade
affollate da roboanti motori di grossa cilindrata
e domicilio la mia diversità in 50 mq
che non valgono neppure il garage del mio vicino

da giorni non faccio la spesa
e anche il mio frigo si è oramai rassegnato
da quando viviamo di pane amore e fantasia
anche lui sbadiglia e offre
poco o nulla magari una foglia d’insalata
un tantino avvizzita per la tartarughina in attesa

Spiacente ma non sono come voi
così è
se non avete altro in contrario
e scusate ancora se disturbo e vi annoio
ma oggi ancor più mi sento dissociata
perchè nessun giubilo di festosità
mi ha acceso a guardar uomini dietro un pallone

scusate la presunzione del mio pensiero:
ma loro guadagnano milioni
noi quattro abbiamo fame
e siamo costretti a risparmiare
sul fiato che dà vita alle parole! 

Domenica, 21 Giugno 2009



Indifferente

Che mai potrà essere questa sensazione che prende le ossa e le rende dolenti?
Riflessioni sulle tracce indelebili lasciate da un tempo una volta amico che improvvisamente si è rivelato ostile.
Tracce dentro, quelle nascoste, ma impossibile finger che non esistano quelle che segnano fuori.
E sì, che ho guardato bene il mio volto rilassato e senza traccia di trucco.
Dopo un bagno rigenerante, qualche cura per sentire il corpo sotto carezze, massaggi e pizzichi per riattivare l’idea di amarsi, eccomi col polso della manica dell’accappatoio a tracciare cerchi indistinti sullo specchio appannato dal vapore, come fosse un sogno il mio viso, appare e scompare, finché vinco sulla nuvola che ribelle vorrebbe nascondermi.
L’accappatoio che indosso è soffice ed è di un consunto verde acqua ancor più privo del colore che lo accendeva in origine.
Prendo a sfoltire le sopracciglia, la palpebra si arrossa un poco sotto lo strappo deciso e l’occhio di riflesso: lacrima.
E’ allora che guardo dentro lo specchio e quel che vedo mi riempie di stupore e piacere.
Ho vent’anni di meno!
Vorrei fermare quest’immagine, sono incredula continuo a guardarmi riflessa.
Senza trucco e senza inganno, il mio volto è quello di una giovane donna, ho ritrovato me stessa e abbraccio accogliendo questa rivelazione.
Slego l’asciugamano che incornicia il volto coprendo i capelli che scendono mossi in onde scure sulla fronte, sul collo e sfiorano le spalle.
Dove sono ora? Come sono arrivata qui?
Il momento è giusto ma il posto è quello sbagliato?
Oppure il momento è sbagliato e sono nel posto giusto?
E se fosse tutto sbagliato?
… se fosse tutto giusto?
E’ giusto sentirsi in questa strana dimensione?
Apparentemente a metà, senza radici, mossa come canna al vento, piegata ma nulla potrà spezzare. Vorrei lasciarmi andare completamente e farmi sradicare dalle forze naturali, trascinare in un letto di fiume, cullare fino a trovarmi cielo aperto sul mare!
L’aria calda del phon, mi risveglia da questo viaggio confuso.
Muove disordinatamente ciocche di capelli che raccolgo in pugni docili per addomesticarli in boccoli setosi.
Assieme ad essi, le mie mani raccolgono pensieri, ricordi e immagini.
Li annido per nasconderli agli occhi di chi non deve vedere e il mio volto subisce la sua metamorfosi sotto il decolté nudo… lascio scivolare lentamente l’accappatoio che si raccoglie informe accanto ai piedi.
Nuda sono quella donna, madre, moglie… fragile eppure forte, sincera eppure bugiarda, incerta eppure decisa… sono quella donna che non avrai.
Quella donna che nessuno ha mai avuto e mai avrà.
Perché svogliatamente ti fermi davanti al muro che ti ergo.
Perché mi sono arresa davanti al tuo egoismo.
Perché è solo il profumo del sesso che ti muove verso di me.
Mentre io voglio di più, molto di più della tua insofferenza corporale, voglio molto di più della tua ansia di mostrarmi l’uomo che sei attraverso il mio corpo.
Io voglio quello che sei DENTRO, di ciò che vuoi darmi attraverso quel tuo meraviglioso orgoglio maschile mi è completamente INDIFFERENTE!

Micol

Domenica, 21 Giugno 2009

Ti sento, sai?
L'elegante calligrafia che ti è propria, quel tratto in blu che esprime la tua esperienza mi affascina, da leggere e rileggere senza stancarsi,nonostante tutto sia in ordine fra punti esclamativi e quelli interrogativi, lasci troppi spazi bianchi che a fissarli danno un profondo senso di perdizione.
Ogni tanto apro quella pagina e guardo quelle onde davanti ai mie occhi: Ti sento sai?!
Pronuncio piano e assaporo il suono che emettono certe parole e per un istante chiudendo gli occhi le vedo alimentarsi di vita propria e mi faccio rapire.
Poesie timide, passionali, racconti di vita, qualche frase buttata lì, fra parole pratiche di azioni ordinarie sembrano venire fuori con un evidenza sfacciata che mi rende debole.
Mi senti?
Mi senti dentro, fuori, nell'aria, alle tue spalle, non puoi confondermi così e lasciare in sospeso un senso che dovrebbe considerarsi compiuto.
Dovrai emozionarmi e ancora sorprendermi, incuriosirmi, solleticare la mia fantasia, la mia femminilià.
Mostrami la tua mente.
Il corpo è solo un limite, traccia un confine senza possibilità di concessione, comandato da pulsioni che abnegano la vera bellezza di un sentimento.
Non voglio sapere se hai un passato, null'altro di te, se non che arrivi come fossi nata oggi.
Ti sento forte, tenera, insidiosa, commovente emozione che mi butta sotto gravandomi sulla testa e io non posso far altro che lasciarmi andare, fino a non emettere più respiro, affogare in questo mare di parole.
Ti sento sai? Anima che lotta e si ribella e che quieto con le note di una rapsodia.
Anima è mente e pur non mento al mio corpo il desiderio di averti ancora con lo stesso trasporto dei giorni mai dimenticati, della fantasia e dell'attesa, di un amore mai avuto e tanto bramato.
Mai dimenticherò il fondersi delle labbra con il cuore in subbuglio e gli occhi chiusi a cercare di nascondermi dentro il buio dell'intimo dolore.
Dove inizi tu? Dove finisco io? Eppure le mani che non conoscevano le strade, hanno percorso il tuo tempo e le tue rughe fino alle parole amare.
Ora che ti sento non posso fare a meno di te, ti voglio con tutta me stessa, in corsa con l'affanno del ritardo. Sei l'ultima fermata prima che il tramonto trasformi la mia pelle sotto il gelo delle notti bianche di panorami interrotti.
Ti voglio Vita, ti Voglio amore!
Anche io Ti sento, sai? 

Domenica, 21 Giugno 2009

Impressionando istanti
e De-Scrivendo il tempo,
...[/effimero/]...




egli appare impercettibile,
seguendo viaggi per dimensioni
che vorrebbero rappresentarmi.

Tra gli effetti personali
[particelle infinitesimali d’affetti occultati]
è scritto un solo nome, quello mio,

forgiato sull’acciaio delle volontà arginate

e che del cristallo pronuncia il “La” perpetuo

che s’innalza in vece del silenzio.

Micol

Domenica, 21 Giugno 2009



IL TEMPO

Ha qualcosa di simile
alla roccia corrosa dal vento
questo mio mutamento.

Il tempo,
artista presuntuoso e padrone
della mia esistenza
lavora con arti esperti
la creta di cui sono composta.

La mia sottomissione asseconda
i giri concentrici del tornio,
la fresca acqua idrata
e plasma la mia fibra
sotto la manipolazione.

Ha qualcosa che ricorda il deserto
la mia contrizione
struggente nel suo mistero più segreto
dove dalla sabbia emergono scheletri
nessuna memoria dalle orbite vuote.

Dio! Ho solo questa vita a disposizione
e trascorro il tempo che mi è stato concesso
e guardare scivolare fine erg in clessidre
per poi girarle
e rigirarle
senza altro impegno
che fissare la mia immagine
riflessa nel consunto vetro.

Micol

Domenica, 21 Giugno 2009



 MUTAMENTI
"Tutto fluisce e scorre come questo fiume, senza sosta, giorno e notte"

Confucio



Cerchio diviso a metà
in luce e oscurità
legge degli opposti
ciclici poteri intrusivi
(t'ai chi).

L'Oracolo
esplica dei fatti il sincronismo,
emette sentenza l'esagramma:
(sarà) Il Procedere (Lu)

Sopra è il cielo (Ch'ien)
Sotto è il lago (Tui)
Il creativo e il sereno
senza alcuna presunzione,
il superiore
e l'inferiore si fonderanno

e nell'attesa dei mutamenti
sospese in fragranza d'incenso,
tre monete d'argento
danzano aeree
richiamando a sè
stagioni arcaiche e misteriose
prima della trasformazione
in semi sulla terra.

Ora seduta sulla riva del fiume
rivolgerò il mio sguardo all'infinito.

Micol


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