lunedì 14 novembre 2011

LASCIARSI ANDARE-DENTRO L'AMORE-SOTTO UN SIGARO CUBANO(CHE GUEVARA)-BULIMIA-IL PROFUMO DI UN RICORDO-IPOTESI (NICHI VENDOLA)-AQUILONI

Sabato, 20 Giugno 2009
LASCIARSI ANDARE
Lasciarsi andare all'emozione, sentire freddo e poi caldo, sentire il contatto della propria pelle sull'altra.
Aderirsi, confondere gli umori e i sapori, l'imperativo è lasciarsi andare!
Andare nella percezione della dimensione dell'altro, non usare la mente ma il tatto, non usare la vista ma lo sguardo interiore e attraverso se stessi guardare l'altro.
Dove vuoi che vada? dove vuoi che ti tocchi?
Delicatezza, rispetto e attenzione.
Ho sentito una tua vena pulsare, la tua pelle rispondere, ho visto il tuo volto cambiare espressione ... è lì che devo andare, quel cm del tuo corpo ha in se la fibra del piacere e allora ti accarezzo, ti irrigidisci e sorridi, sfioro con le labbra e poi poso un leggero bacio e poi un altro più sensuale.
Ancora non ti conosco, ridicolo pensarlo dopo quasi diciotto anni... ogni volta scopro qualcosa che ti fa rabbrividire di piacere, una mia carezza ti toglie il respiro, un'altra ti accellera il battito del cuore e io ascolto, annuso, percepisco... provo ad amarti.
Anche il tuo odore cambia e più scendo dove tu preferisci e più il dolce si mescola con l'aspro e poi ancora il contrario e non mi basta più annusare voglio anche gustare e lo so che ti faresti torturare dolcemente per ore in quel modo così intimo, ma l'urgenza impone una distrazione.
Sorridiamo e giochiamo, parliamo sottovoce guardandoci negli occhi e tu mi appari forte e debole insieme, so quello che posso fare di te e te ne vai chiudendo gli occhi e non mi guardi più, ma io ti osservo mentre sei dentro di me.
Ora stringi forte le palpebre, sembri disperato in quel sussurro che capisco al primo fiato ma che ti prego di ripronunciare perchè sta lì il mio stordimento, in quella tua domanda: perchè ti amo così tanto?
e mi lascio andare...vado via...
e non ti rispondo...
ti risponderà il mio corpo sostituendosi alla mia voce...
non potrei parlare mentre il mare mi sale dentro da non poterlo contenere.
In un istante è confusione e lacerazione, non sono più io perchè sono in te e tu non sei più tu perchè sei in me e ci stringiamo più forte da farci male, da soffocarci dentro baci rapaci.
Bocche assetate, capelli spettinati, confusione temporale... mi lascio trasportare dove tu vuoi condurmi... lasciati andare e fatti accompagnare dentro questo amore... vissuto in sincronismo perfetto insieme.
Insieme io e te.

Micol

Sabato, 20 Giugno 2009

DENTRO L'AMORE

Si baciarono,
Sogno e Realtà
sul ciglio della luna,

la luna discreta
chiuse gli occhi
e caddero giù,

giù dal cielo
a piedi uniti
dentro l'amore.


Micol 

Sabato, 20 Giugno 2009

...sotto un sigaro cubano!
Perdonate se pubblico qui la poesia di un "insolito" poeta.


SENZA TITOLO


In piedi il ricordo caduto sulla strada,
stanco di seguirmi senza storia,
dimenticato in un albero del cammino.

Andrò così lontano che il ricordo muoia
disperso tra le pietre della strada,
continuerò ad essere lo stesso pellegrino
con dentro la pena e fuori il sorriso.

Questo sguardo circolare e forte
in una magica mossa di muleta
schivò dalla mia ansia ogni meta
convertendomi in vettor della tangente

.E non volli guardare per non vederti,
arrossito torero di mia sorte,
che mi invitavi con gesto di disgusto.

Ernesto che Guevara
(testo originale)
De pie el recuerdo caído en el camino,
cansado de seguirme sin historia,
olvidado en un árbol del camino.

Iré tan lejos que el recuerdo muera
destrozado en las piedras del camino,
seguiré siendo el mismo peregrino
de pena adentro y la sonrisa fuera.

Esa mirada circular y fuerte
en un mágico pase de muleta
esquivó en mi ansia toda meta
convirtiéndome en vector de la tangente.

Y no quise mirar no verte,
sonrosando torero de mi dicha,
invitarme con gesto displicente.

Ernesto che Guevara 


Mercoledì, 17 Giugno 2009

Preciso percorso
su strada tortuosa
sogghigno infernale
in ansia mi assale
Il corpo smagrisce
dieta ossessione
e più non sorrido
da occhiaie profonde
Il cibo che bramo
non è solo pane
è AMORE il mio sale
e la mia sola fame
Micol

2005


Martedì, 16 Giugno 2009

Inspiro a lungo
il profumo di un ricordo
e tutto appare lontano,
voltata di schiena
sembrerò distratta
al messaggio delle correnti
che di bottiglie
di solitudini ha riempite
e di smeraldo vetro scalfite.
Solo così ingannerò
lo sguardo che il tempo
mi dedica paterno
e sulla punta dello stivale
si schianterà la lacrima maturata.
La palpebra stretta cancellerà
l’inconfondibile sorriso,
fra ciglia umide di mascara nero,
che nemmeno le mani riparare
sapranno, il respiro del mare.

Micol

Giovedì, 11 Giugno 2009
Umida di mancamenti
una sottana
interni convulsi e cosce
sbocciate di enigmi di offerte
di sintagmi storditi
e le condotte deviate dei
condotti traboccanti di tutto
e di nulla
viluppi della carne e una culla
a scorticare il giorno la notte e
l'altre cose.
(da ULTIMO MARE MANNI EDITORE 1989)
-ANTOLOGIA RACCOLTA DELLE POESIE DI NICHI VENDOLA-

Nichi Vendola, parlamentare di sinistra, Presidente della Regione Puglia, laureato in Lettere e Filosofia, oltre all'impegno politico coltiva la passione per la filosofia e la poesia.
Nel 1989 pubblica con Adelfi, Manni Editore, una Raccolta Antologica delle sue Poesie, intitolandola ULTIMO MARE.



Martedì, 09 Giugno 2009


Sostanzialmente
credo d’aver fatto degli eccessi
 convinta che mi fossero dovuti
come debito di una vita statica.
Forse non dovrei perdonarmi
le libertà intraprese,
ma l’illusione ottica sta nel dimostrare
che si può sparire restando a guardare.
Ci sono logiche che non si ripetono
e menzogne che si ripropongono.
Semplicemente
non vorrei continuare a soffrire
ma sono incapace di comprendere i dettagli
che acquistano le meccaniche contorte
della mia natura introspettiva.
Inevitabilmente m’infliggo lividi
intenta come sono a distruggere aquiloni
ancor prima che abbiano sperimentato
il brivido del primo volo.

Micol




1 commento:

  1. COMMENTI RICEVUTI SULLA POESIA
    "IL PROFUMO DI UN RICORDO"

    Commenti
    #1 01:37, 03 giugno, 2007
    commenti ricevuti su nuovapoesia.it:

    Raimondo Dom Feb 04, 2007 11:33 am :Un ricordo, anche dolente, ma che hai così ben dipinto o ricamato, profuma - eccome! - ed è tutto da respirare.
    Grazie e complimenti, Raimondo

    billaud Dom Feb 04, 2007 2:04 pm : cara daniela, meglio, come tu dici, riempire le bottiglie di ricordi che svuotarle per dimenticare. brava

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