Tutto è perfetto
anche il cuore è rattoppato
e nel silenzio infetto
dallo spazio occupato
stringo fiori recisi
in steli precisi
e sospiri e poi sorrisi
confondono i visi
nei cuscini della mente
in ten zio nal men te
micol
anche il cuore è rattoppato
e nel silenzio infetto
dallo spazio occupato
stringo fiori recisi
in steli precisi
e sospiri e poi sorrisi
confondono i visi
nei cuscini della mente
in ten zio nal men te
micol
proiettato sul frangente
l'aureo tramonto
orna il condiviso istante
a spillare fra le dita
rose senza spine...
... ed è già un'eco ...
incontro al passato
micol
l'aureo tramonto
orna il condiviso istante
a spillare fra le dita
rose senza spine...
... ed è già un'eco ...
incontro al passato
micol
In questa notte di silenzi, non c'è musica nè poesia
s'addentrano indiscrete, sciolte nel vino d'aroma di legni,
malinconia e nostalgia.
Tuoni alti squarciano il cielo e una pioggia improvvisa
benedice lo sguardo dalle tempeste
che han visto porte chiudersi violente
prima che la sabbia fine invadesse le bocche.
Vicino al mare vorrei essere, adesso, in quest'ora scura,schiarita dall'opalescenza della spuma adagiata sulla riva
dove i miei passi lascerebbero orme
che l'onda spietata andrà a carpire e nascondere
negli abissi dove gridano le forze segrete.
Ed avevi un sorriso di grano maturo in quei giorni di luglio
e io già deliravo di febbre e di presagio ostile
per quell'assenza che giungeva inattaccabile
sul mio sonno d'assillo che fra le linee delle tue mani nude,
ancora mi tiene prigioniera.
Micol
Rasoio affilato le note del bandonèon,
alla vertigine di un ricordo
s’intrecciano passi d'accidentale incrocio
e sei qui stretto nella mia mente
a far vibrare l'aria circostante.
Spalla e mento, sguardo furtivo,
cuore sincopato, sensi esperti a sfiorare
tempi e silenzi, pause e tormenti
fino al sudore, di caldo brivido pregno,
sulla curva lenta della schiena.
Fu per il morso, sul lungo gambo di una rosa
sulle mie labbra, che di spine fece sanguinare,
in questa passione, che ci offre cadenze
che trascina e vieta nascoste istanze.
Ascolto l’accento della punta e del tacco
nel battere del tempo
di uno spartito incompiuto
che compiere saprà la tua garbata mano
in sensuale movenza
piegandomi, per liberare un tango.
Micol
14 FEB 2008
Esercitando il tempo
Lattina vuota, rotola il tempo,
avanza dietro colpi di stivale.
Ammaccato, distorto
insensibile al mutamento
non si ferma l’incedere
di questo mio atto.
Con piede levato, calciando tal’aria
in tasca ferita, lui, stringe
sonante moneta
per liquidare un sorriso.
Corre, tossisce, rimorchia col naso
scanzonato fischietta
incurante d’esser maltrattato
e riprende la corsa,
pendendo di fianco
Gira in tondo senza fine
si sente ubriaco
ed è cieco il baccano
di come dal gioco rovina
atterrando ad angolo
lì, di marciapiede, dove rimbalza
fra minuti, secondi e primi
nel buttare le braccia al cielo
mentre il suolo
si fa dimora
Micol&Marisa
Accendo/
Spengo/
Ossessivamente
/Luce
/Buio
nella mia mente
Apro/
Chiudo/
Lentamente
Le mie mani senza dita.
Uno.
Due.
Tre.
Consumate le ha il tempo.
… Contavano fino a cento
E poi ancora fino a mille
e su mille altre mille
il trascorrere delle ore.
Rotolano le pietre
secco rintocco dentro il letto
discorsivo d'emozioni
ed io confusa senza eco
accecata ci ho creduto.
Accendo/
Spengo/
Ossessivamente
/Luce
/Buio
nella mia mente.
Clik!
Mic
******************
Come what may
I will love you until my dying day!
2007
Spengo/
Ossessivamente
/Luce
/Buio
nella mia mente
Apro/
Chiudo/
Lentamente
Le mie mani senza dita.
Uno.
Due.
Tre.
Consumate le ha il tempo.
… Contavano fino a cento
E poi ancora fino a mille
e su mille altre mille
il trascorrere delle ore.
Rotolano le pietre
secco rintocco dentro il letto
discorsivo d'emozioni
ed io confusa senza eco
accecata ci ho creduto.
Accendo/
Spengo/
Ossessivamente
/Luce
/Buio
nella mia mente.
Clik!
Mic
******************
Come what may
I will love you until my dying day!
2007
Papaveri screziano un cielo dipinto
e dall’oblio eroso,
dove un giorno odorosi di campo
abbracciavo bouquet,
le effimere emozioni
ora segnano lividi sopra di me.
Petali rossi in solitario volo
si spiegarono per toccare il cielo,
coraggioso viaggio
nella caducità temporale
che di fiore altro non conosce
che l’essenziale bellezza.
Del rosso e del nero
sono ferita aperta e sanguinante,
papaveri al cielo
in equilibrio sul fluttuante stelo.
Si stagliano in timido saluto
sotto la carezza del vento
e sullo schermo della memoria
flemmatico movimento
è il commosso sguardo,
davanti alle immagini in sovraimpressione
sul blu cobalto di meriggi estivi.
Micol
21 Jun 2007
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