M'accorgo d'esser filo a piombo
pesante e teso verso il basso.
Perpendicolare,
senza ombra di dubbio
imperterrita sulla mira,
ferma sul punto.
Non vado a capo,
nè oscillo
disponibile solo
all'attrattiva gravitazionale
anche se costa
questa fatica testarda
che collima, in discussione aperta,
per razionalizzare la relazione
tra ragione e sentimento.
Inutile il ruolo d'arbitro,
perchè mi fu assicurato il libero arbitrio
e se patibolo dovrà essere
allora che sia,
ma prima d'ogni pronuncia
al mio esecutore
voglio guardar bene in faccia.
Micol
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