lunedì 14 novembre 2011

IO NON SONO CAMBIATO (ESENIN)-SEMBRA VELLUTO-TUTTE LE LETTERE D'AMORE (PESSOA)-CAMPO DI GRANO-RAMMENDO D'ORLO D'ONDA-STRUMENTO FALLACE-QUANDO CI SEPARAMMO

Domenica, 04 Settembre 2011




Io non sono cambiato.
Non è cambiato il mio cuore.
Come fiordalisi nella segala fioriscono gli occhi nel viso.
Stendendo stuoie dorate di versi,
vorrei dirvi qualcosa di tenero.
Buona notte!
A voi tutti buona notte!
Più non tintinna nell'erba del crepuscolo la falce del tramonto.
Stasera ho tanta voglia di pisciare
dalla finestra mia contro la luna. 

S.A. Esenin

Sabato, 03 Settembre 2011



Sembra di velluto
ora che ti guardo
ricordo tramato
e d'oro
le iniziali ricamate.

Micol



 

Giovedì, 01 Settembre 2011


Tutte le lettere d'amore sono
ridicole.
Non sarebbero lettere d'amore se non fossero
ridicole.

Anch'io ho scritto ai miei tempi lettere d'amore,
come le altre,
ridicole.

Le lettere d'amore, se c'è l'amore,
devono essere
ridicole.


Ma dopotutto
solo coloro che non hanno mai scritto
lettere d'amore
sono
ridicoli
.

Magari fosse ancora il tempo in cui scrivevo
senza accorgermene
lettere d'amore
ridicole.

La verità è che oggi
sono i miei ricordi
di quelle lettere
a essere ridicoli
.

(Tutte le parole sdrucciole,
come tutti i sentimenti sdruccioli,
sono naturalmente
ridicole)
.

Fernando Pessoa


Martedì, 30 Agosto 2011

Facevo l'amore con allegria
distesa infinita ero campo di grano
una mano poi, ha spento il sole.
Micol

Martedì, 09 Agosto 2011



ABITO CHE VENTO INCRESPA
INDOSSA IL MARE
INCASTONATO DI CORALLO
IL FONDALE CRISTALLINO
LENTE D'INGRANDIMENTO
SOTTO IL CERULEO OCCHIO
DEL CIELO.

MICOL 29.07.2011

 

Lunedì, 08 Agosto 2011

 
Mero strumento fallace, la luce.
Immerge dimensione fra senso e suono che induce,
persuade ed indugia  sulla trasparenza dell'onda

ipnosi tessile 
attraenti rifrazioni filtrano dal manifesto occhio riflesso.
Il senso sospeso di pulsioni d'abisso.

Micol©

 

Martedì, 26 Luglio 2011


Quando ci separammo,
fra silenzio e lacrime,
coi nostri cuori infranti,
lasciandoci per anni,
il tuo viso divenne freddo e pallido,
piu' gelido il tuo bacio;
in verita' quell'ora gia' annunciava
il dolore presente.
Se dopo tanti anni
ti dovessi incontrare, in che modo
potrei salutarti?
Con silenzio e lacrime.

George Gordon Byron





1 commento:

  1. QUANDO CI SEPARAMMO:


    Commenti
    #3 23:09, 04 settembre, 2011
    INCOLMABILE!
    MicolPoesia

    #2 10:46, 25 agosto, 2011
    Oltre che bellissima io la trovo incredibilmente struggente!
    Ho scelto di pubblicarla perchè pizzica le mie corde più intime.
    Come se Byron avesse dato voce ad un sentimento che mi appartiene.
    La lettura della chiusa la interpreto intrisa di una speranza mai sopita e mi piace pensare alla scena di un incontro fatto di silenzio si, ma un silenzio costretto dalla commozione di vivere un istante sublimato dalla riconciliazione.
    Grazie per aver lasciato traccia del suo passaggio.
    Un saluto MicolPoesia


    #1 19:55, 24 agosto, 2011

    Bellissima.
    utente anonimo

    RispondiElimina